Cara amica del blog, oggi ti parlo di Emanuela Margonari, una donna “capace” di trasformare la propria vita in una grande opportunità.
Una di quelle donne che “piacciono” a me, che non restano con le mani in mano, a lamentarsi tutto il giorno, a “piangersi” addosso. Ma si danno da fare e cambiano, in meglio, la loro vita.
Ho avuto il piacere di conoscere Emanuela a Verona, durante una Fiera del Benessere chiamata “Io Bene”. Mi ha subito colpito la sua positività, la sua “solarità”, la sua voglia di vivere.
L’ho intervistata per te; spero che un pizzico della sua energia si percepisca da questa intervista.
Buongiorno Emanuela, da dove nasce la tua passione?
Nasce da un ciclone “metaforicamente parlando”. Si mi sento sopravvissuta a questa società, il vortice nel quale mi sono trovata era l’occhio del ciclone, passando ha scaraventato tutto per aria, poche cose sono rimaste, tutto da pulire e ricostruire.
Io Emanuela Margonari, sono sopravvissuta alla catastrofe, guardandomi attorno rimanevo io e un insieme di materiali da recuperare pronti per una trasformazione.
Ormai libera da costruzioni pensieri o persone che potevano di nuovo suggerirmi che cosa dovevo fare e come, inizio a compiere ciò che per me non aveva senso, ormai seduta a terra, priva di ogni bene materiale, le mie mani iniziano a muoversi, come, non avevano mai fatto è costruiscono filati di recupero per poi, con un movimento naturale “intrecciare” a mano libera la trama.
Quali sono i materiali che preferisci lavorare?
Artista o Artigiana come ti consideri?
Il sogno nel cassetto di Emanuela?
Progetti a breve?