La prima impressione è difficile da cancellare dalla memoria di qualcuno!

Giancarlo Fornei inizia il suo intervento a Jesi - convegno organizzato dalla Fidapa locale - 15 maggio 2014
Giancarlo Fornei inizia il suo intervento a Jesi – convegno organizzato dalla Fidapa locale contro il cancro al seno delle donne – 15 maggio 2014

Ma la prima impressione conta veramente così tanto?

Purtroppo, si!

Che ti piaccia o no, è bene che ricordi, sempre, di vivere in un mondo multimediale, dove l’immagine è determinante. La fa da padrone.

Certo, gli altri potranno anche cambiare idea su te, dopo che magari, ti avranno conosciuto un po’ meglio.

Ma la domanda è: sei sicura che vorranno conoscerti meglio?

  • Fidati di me: la prima impressione, è difficile da cancellare dalla memoria di qualcuno!

Per carità, puoi anche riuscirci.

Ma per farlo, dovrai fare uno sforzo sovrumano, molto meglio cominciare con il “piede giusto”, anzi… con la giusta impressione!

Tra l’altro, la prima impressione agisce anche da “filtro” e condiziona, quasi sempre, ogni rapporto futuro tra due o più persone.

Nei seminari che organizzo in giro per l’Italia sulla comunicazione e nei corsi FSE (Fondi Sociali Europei) in cui sono docente, continuo a ripetere che è assolutamente fondamentale sapersi costruire una propria immagine. Nonché creare subito una buona impressione di noi stessi.

  • E la buona impressione, come l’immagine, del resto, passa anche e soprattutto, attraverso il tuo modo di vestirti.

carla-gozziDi abbinare i colori, di accostare gli accessori, di avere buon gusto, ecc.

Ecco perché, più è importante e delicato il tuo ruolo nella società, più avrai bisogno di lasciare, sin da subito, una buona impressione.

Se hai problemi nell’accostare colori e nel scegliere gli abiti giusti per te, segui i consigli di Carla Gozzi (nella foto sopra). Carla è una delle donne più eleganti che abbia mai visto, sono certo che i suoi consigli ti saranno molto utili. Trovi il suo sito a questo link.

Un abbraccio

Giancarlo Fornei

Ps: restyling di un articolo scritto il 19 novembre 2011 sul blog Immagine & Comunicazione. Trovi il post originale a questo link.

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