Parli in pubblico? Usa lo spazio che hai…

Cara amica che mi segui da questo blog, se ti dovesse capitare di parlare in pubblico, per qualsiasi motivo, leggi con molta attenzione questo mio articolo e impara a usare lo spazio che hai.

Il mio battesimo del pubblico

Personalmente parlo in pubblico da una vita. Ricordo ancora quando negli anni ottanta, giovane consulente, mi iscrissi in ACPI a Milano, associazione di consulenti pubblicitari molto in voga in quel periodo.

Un giorno mi recai a Milano per partecipare alla mia prima riunione associativa.

• Non immaginavo certo di dover parlare di fronte alla platea, ero ansioso ed avevo una paura terribile: fu il mio battesimo nel parlare in pubblico!

Da allora ho calcato moltissimi pachi e affrontato pubblici di ogni genere ed entità numerica (ho parlato davanti anche ad oltre mille persone).

Quando parli in pubblico usa lo spazio che hai

Una delle prime cose che ho imparato parlando in pubblico e, ovviamente, dopo aver commesso errori e fatto figuracce, è la gestione dello spazio che hai a disposizione.

In particolar modo, studiando la PNL (Programmazione Neuro Linguistica) seppur da autodidatta, ho imparato che se ripeto sempre gli stessi gesti in modo evidente mentre sono in un punto ben preciso del palcoscenico o nell’area che mi hanno assegnato per parlare, le persone del pubblico creano una sorta di connessione tra la mia posizione e quei gesti.

• Per esempio, laddove è possibile, io amo lavorare in pubblico con uno di quegli sgabelli alti da bar, che sistemo in un lato del mio spazio.

Mentre parlo e voglio raccontare una storia vera, usare una metafora, oppure citare un aneddoto che mi riguarda, ad un certo punto mi siedo sullo sgabello e comincio a raccontare.

Durante il seminario lo faccio parecchie volte. Ma già alla seconda/terza volta che lo faccio, accade una sorta di miracolo: quando il pubblico presente in sala mi vede seduto, sa già cosa aspettarsi e dentro di se comincia a dire: “Ah, adesso ci racconta qualche cosa”. 

Ancoraggio spaziale

Questo processo accadrà sempre, sia le persone ne siano consce oppure no. È una sorta di collegamento inconscio fra il gesto ripetuto e lo stato d’animo delle persone presenti. 

• In PNL, questa connessione tra una posizione sul palcoscenico e i tuoi gesti è chiamata “Ancoraggio spaziale”.

Durante un corso, un seminario o una presentazione in pubblico puoi deliberatamente piazzare delle “ancore” associate a certi stati d’animo nel pubblico.

Per esempio, un’altra delle cose che faccio abitudinariamente quando parlo in pubblico è usare due lavagne. Ne sistemo una a destra ed una a sinistra e lavoro su di loro in maniera diversa.

Su quella di sinistra, amo farci gli scarabocchi o in ogni caso scriverci appunti da prendere al volo, non molto impegnativi. L’altra la uso solamente per riportare concetti importanti, con i quali voglio colpire l’attenzione del pubblico in maniera particolare.

Spesso ho già scritto, con vari colori diversi, le frasi più importanti e mi basta solamente girare i fogli.

• In questo modo “ancoro” nella mente delle persone che quando scrivo sulla lavagna di destra sto per dire concetti e cose “importanti” e dopo un po’, ogni qual volta vado a scrivere a destra, vedi le persone prendere il blocco degli appunti perché hanno già intuito che avranno delle nuove ed importanti informazioni.

Se invece ti muovi a caso, perdi l’opportunità di innescare immediatamente delle aspettative. Devi solo provarci e molto più semplice farlo che spiegartelo.

Comincia con le piccole cose, “ancorando” i concetti più importanti che vuoi raccontare in un certo punto del palcoscenico. Fallo sempre nello stesso identico posto e nello stesso modo, con fare ripetitivo.

Ben presto noterai che, presentazione dopo presentazione, diventerai sempre più brava.

Giancarlo Fornei

PS: nella foto sopra (scattata da Marco Toninelli), il mental coach Giancarlo Fornei è a Villa Fenaroli (Rezzato di Brescia), durante un suo seminario motivazionale – marzo 2015.

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Autore di “Comunicare bene è facile, se sai come farlo!”, un vero e proprio trattato sulla comunicazione e il parlare in pubblico, che ha dedicato al mondo dei parrucchieri e delle estetiste con cui ha lavorato oltre nove anni. Ma i consigli che trovi nel libro vanno bene per qualsiasi tipologia di persona che si appresta a parlare in pubblico e vuole imparare a comunicare bene.

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Chi è Giancarlo Fornei

Toscano, nato a Carrara 61 anni fa. Ex marketer dei servizi, dal 1999 si occupa esclusivamente di crescita personale. In particolar modo, da oltre quindici anni, “lavora” con le donne.

Le aiuta a VINCERE. Nella vita. Nel lavoro. Nello sport.

Conosciuto in rete come “Il Coach delle Donne” proprio per la sua grande esperienza di lavoro con l’Universo Femminile. In particolar modo, aiuta le donne in crisi di autostima. Le imprenditrici del beauty e dell’hair care a differenziarsi dalla concorrenza e le atlete agoniste a vincere.

A questo link, puoi conoscerlo meglio.

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