Cambiare le convinzioni limitanti degli sportivi (cosa fare)!

Un elefante tenuto in schiavitù per anni, finisce per “credere” di non poter spezzare la catena che lo lega al paletto di ferro piantato nel terreno e liberarsi dalla schiavitù. Lo hanno legato a quel paletto sin da piccolo e i suoi tentativi falliti, hanno creato nell’elefante la convinzione di non potersi liberare.

Eppure, basterebbe all’elefante adulto un semplice movimento con la gamba per portarsi via paletto e catena. E finalmente liberarsi.

Ma le sue convinzioni limitanti glielo impediscono.

Lo stesso processo mentale lo fa l’essere umano, che ha le sue “belle” credenze e convinzioni negative che lo limiteranno nel corso della propria vita.

Sportiva o non.

La catena mentale composta da credenze e condizioni limitanti, lo blocca e gli impedisci di osare. Tentare. Provare a fare qualcosa di diverso.

Nel caso dell’essere umano non è stata una catena legata ad un paletto (fortunatamente) a condizionarlo, ma la famiglia prima, la scuola poi e la società dopo.

Famiglia, scuola e società hanno la loro bella dose di colpe nell’aver influenzato negativamente l’essere umano. Ovviamente accade anche al contrario: famiglia, scuola e società possono condizionare positivamente una persona.

Ma diciamolo apertamente: quest’ultima possibilità è talmente remota che basterebbe la canzone di Gianni Morandi per renderlo evidente.

“Uno su mille ce la fa!”

Cambiare le convinzioni limitanti degli sportivi? Continua a leggere…

Immaginati con una copia del mio libro in mano. Mentre lo leggi la sicurezza dentro di te cresce sempre di più. Puoi sentirla forte, crescere e salire sempre di più. E mentre leggi “Come allenare la mente a vincere nello sport“, comprendi come questo libro può aiutarti a migliorare, sensibilmente, le tue performance sportive.

Le convinzioni degli sportivi

Poiché gli sportivi sono esseri umani, anche loro – donna o uomo, a qualsiasi livello agonistico o amatoriale – hanno tutta una serie di credenze e convinzioni limitanti.

Alcune talmente forti, simili a quelle dell’elefante di prima.
Altre, fortunatamente, più leggere.

Nelle mie conferenze sull’autostima, stage di allenamento mentali e seminari motivazionali, parlo spesso del “cervello di un essere umano e delle sue credenze”. Continuo a ripetere ai partecipati questa frase:

“Se vuoi cambiare la tua vita in meglio, devi prima cambiare la tua mente”.

Parafrasandola nello sport, potrei dire: “Se vuoi vincere, devi cominciare quanto prima ad allenare anche la tua mente”…

La mente umana è fantastica, ha un potenziale semplicemente sbalorditivo ed è un peccato scoprire che l’essere umano è in grado di porsi dei limiti da solo, di boicottare le proprie performance sportive con l’atteggiamento mentale negativo.

Metaforicamente parlando, è come se un atleta ai blocchi di partenza inchiodasse le sue scarpette a terra. Inevitabilmente, allo start, non è in grado di scattare in avanti e perde secondi preziosi nei confronti degli avversari.

Questo è quello che fanno molti atleti di sport vari: si creano dei limiti da soli.

Crei i tuoi limiti

Dal 1994 studio la programmazione neuro-linguistica e la mente umana. L’esperienza m’insegna che anche nello sport – come nella vita di ogni giorno – la mente condiziona, in positivo o in negativo, le performance delle persone.

Il tuo modo di parlarti (il famoso dialogo interno).
I tuoi pensieri.
Le tue credenze e convinzioni.
I tuoi atteggiamenti (faccio o non faccio; agisco o non agisco; ci provo o rimando, ecc.).

Tutto questo passa attraverso la tua mente e condiziona la tua attività sportiva. Le tue performance. È l’uso della tua mente che fa la differenza. SEMPRE. Nel bene e nel male.

Uno dei pericoli maggiori per gli sportivi e, soprattutto, per gli atleti che gareggiano a certi livelli, è rappresentato dalle proprie credenze e convinzioni limitanti.

Cambiare le convinzioni limitanti degli sportivi? Prima ti faccio qualche esempio…

Esempi di convinzioni limitanti

Credere in partenza che non riuscirai “a vincere la partita”, oppure “a colpire bene la pallina per metterla in buca”, e ancora “a calciare il rigore per far goal”, è una convinzione limitante.

Potrei fare un elenco lungo come una casa di convinzioni limitanti che mi hanno raccontato atlete e atleti di ogni disciplina sportiva

La sportiva di Agility Doc: “Non riesco mai a condurla dove voglio”, parlando del suo cane.
La nuotatrice: “Ogni volta che entro in acqua in quel modo perdo la gara”.
La golfista: “Quando colpisco la pallina in quel modo finisce sempre fuori”.
La karateka: “Ogni volta che incontro quell’avversaria perdo”.
La body builder: “Ogni volta che c’è quel giudice a giudicare la gara non mi piazzo mai fra le prime tre”.
L’atleta di free climbing: “Quando guardo giù ho sempre la sensazione di cadere”.
Il maratoneta: “Se al primo giro non sono nel gruppo di testa, finisco sempre al quinto posto”.

Sono solo sette esempi. Ma sono tutti reali, di atlete e atleti che si sono confidate e confidati con me e mi hanno raccontato le proprie convinzioni. Una di queste potrebbe essere anche la tua convinzione limitante.

Comprendi bene come queste convinzioni influenzino, in maniera negativa, le prestazioni di ogni atleta. Uomo o donna che sia.

Convinzioni che ti metteranno in uno stato d’animo negativo e tu, puoi star certa (o sicuro se sei un maschietto come me), che asseconderanno la tua mente. Dando vita alle tue paure.

Il tuo cervello è letterale

Ma c’è di più: essendo il tuo cervello LETTERALE (ovvero, che prende alla lettera ogni comando che ti dai), il solo DUBBIO di “non riuscire a condurre il cane dove vuoi” basterà per farti sbagliare ogni passo della conduzione e, dunque, della gara di agility.

Ragiona con me:

Le credenze rappresentano le tue più profonde convinzioni, quello che credi sia giusto o sbagliato.
Vero o falso.
Sono i principi guida che influenzano ogni tuo comportamento.
La mia mappa del mondo, la tua, la nostra e quella di tutte le persone che stanno leggendo questo post, si fonda principalmente sulle convinzioni (ma anche sui valori e pregiudizi).

In base alle tue credenze/convinzioni, filtri il mondo intorno a te e ti convinci che quella cosa è giusta o sbagliata. Che quell’altra puoi o non puoi farla. Che quella performance sportiva è alla tua portata o non potrai mai realizzarla.

Così, finisci per fare (comportarti, agire) quello che le tue CREDENZE e CONVINZIONI ti indicano, o meglio: ti ordinano.

Ti stanno dicendo che non vincerai mai nulla?
Mi dispiace dirtelo, il tuo inconscio farà di tutto per prenderti alla lettera e finirà per sabotare sistematicamente le tue prestazioni sportive.
Ogni prestazione sportiva.
TUTTE le prestazioni sportive.

E fai tutto da sola. Senza alcun bisogno delle avversarie che, paradossalmente, potrebbero essere molto più deboli di te e, dunque, potresti batterle. Ma tu perdi. Perdi prima nella mente e poi in gara.

Perdi perché hai già deciso di perdere. E ti comporti di conseguenza.

Convinzioni e comportamenti

Devi sapere che le tue credenze/convinzioni generano dei comportamenti. I comportamenti, possono consolidarsi nel tempo sino a diventare delle vere e proprie “convinzioni limitanti”.

Per esempio: se mentre stai per entrare in campo cresce in te il dubbio di non essere capace di fare una buona partita, mandi inconsciamente un messaggio al tuo cervello che, prendendo alla lettera tutto ciò che gli dici, ti accontenterà e durante la gara perderai tutti i palloni, sbaglierai tutti i passaggi e avrai paura dei contrasti.

Risultato finale:

il tuo cervello ti avrà preso alla lettera, trasformando tutte le tue paure e i tuoi dubbi in triste realtà.

Dunque le tue convinzioni generano sempre dei comportamenti. Se sono convinzioni potenzianti e positive, ti aiuteranno ad avere un comportamento tale che ti aiuterà a vincere (o quanto meno a dare il massimo). Se sono convinzioni limitanti e potenzianti, il tuo comportamento sarà volto a sabotarti.

Come cambiare credenze e convinzioni limitanti?

Se tutto ciò è vero per le credenze e le convinzioni limitanti, fortunatamente è altrettanto vero per quelle potenzianti, quelle che possono aiutarti a fare delle performance eccellenti.

Devi solo “imparare a nutrire” la tua mente di CREDENZE POSITIVE per aiutare il tuo inconscio a lavorare per te, gratuitamente. Ripeto: GRA-TU-ITA-MENTE!!!

Se impari a sostituire le tue credenze/convinzioni limitanti con altre credenze/convinzioni, positive e potenzianti, sei in grado di guidare la tua mente. E credimi, a quel punto, nulla ti sarà precluso…

Uno degli strumenti migliori per nutrire la propria mente e lavorare dunque sulle proprie convinzioni è il dialogo interno. Eccoti una serie di articoli che ti aiuteranno a nutrire il tuo dialogo interno:

Conclusioni

Ricordati che il SUCCESSO di qualunque sportivo – ma oserei affermare di qualunque persona nella vita – è il frutto delle sue credenze.

Quindi:

le CREDENZE POSITIVE portano ad avere delle forti MOTIVAZIONI che innescano delle PERFORMANCE SPORTIVE ottimali e, il tutto, genera il SUCCESSO.

E tu? Come sei messo a credenze e convinzioni limitanti? Ti fai guidare da loro, oppure hai imparato a nutrire la tua mente?

Giancarlo Fornei

Cambiare le convinzioni limitanti degli sportivi (cosa fare)!

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9 Risorse utili:

Come sostituire un pensiero negativo e avvicinarsi al Peak State.
La Play List su Youtube dedicata all’allenamento mentale nello sport.
La fan page su Facebook dedicata all’allenamento mentale nello sport.
I 4 motivi per cui non vinci MAI.
Il gruppo chiuso su Facebook dedicato all’allenamento mentale nello sport.
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Infine, eccoti un consiglio per imparare a nutrire il tuo inconscio.

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Chi è Giancarlo Fornei

Toscano, nato a Carrara 62 anni fa. Ex marketer dei servizi, dal 1999 si occupa esclusivamente di crescita personale. In particolar modo, da oltre quindici anni, “lavora” con le donne.

Le aiuta a VINCERE. Nel lavoro. Nella vita. Nello sport.

Conosciuto in rete come “Il Coach delle Donne” proprio per la sua grande esperienza di lavoro con l’Universo Femminile. In particolar modo, aiuta le donne imprenditrici del mondo del beauty e dell’hair care. Le donne in crisi di autostima. Le donne atlete agoniste e le giovani promesse dello sport italiano.

A questo link, puoi conoscere meglio il mental coach sportivo di Carrara.

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