Ieri mattina – sabato 14 febbraio 2015 – sono stato ospite, come relatore, ad un convegno molto importante contro la violenza sulle donne.
Prima di me (sono stato l’ultimo ad intervenire), hanno parlato molti esperti del settore, tra cui alcuni psicologi e psicoterapeuti giunti appositamente dal Centro LDV di Parma.
Hanno descritto storie e statistiche terribili relative alla violenza sulle donne. Spiegando che nella maggior parte dei casi, la violenza si “consuma” nelle mura di casa. Mi ha particolarmente colpito il racconto che ha fatto un giovane (ma molto competente) psicologo di Parma, il Dottor Libanti, che ha descritto il mostro come l’uomo “normale”:
- quello della porta accanto;
- il marito o il compagno di una vita;
- il professionista, l’impiegato, l’operaio, ecc;
- l’uomo dalla faccia pulita.
Quello di cui non dubiteresti mai. Di cui non avresti mai paura.
Non ti nascondo che quando è toccato a me, intervenire, mi sentivo un po’ a disagio.
Cosa potevo mai dire di così intelligente o importante dopo aver ascoltato una platea di esperti trattare un argomento così delicato, complesso e difficile che, purtroppo, vede la donna protagonista suo malgrado?
Io non sono ne uno psicologo ne uno psicoterapeuta, ma solo un “semplice” coach motivazionale che negli ultimi otto anni ha lavorato quasi esclusivamente proprio con le donne. Cosa mai potevo aggiungere, di valore, agli interventi che mi avevano preceduto?
Mi sono armato di coraggio ed ho preso la parola, spiegando come in base alla mia esperienza, fossi in grado di affermare che le donne hanno un potenziale di risorse fantastico e se avessero più coraggio, batterebbero noi maschietti 4 a 1 e palla al centro.
Già, il coraggio!
Ecco, se proprio devo fare una critica al gentil sesso è la loro mancanza di coraggio, il loro problema con quella parola magica che fa girare il mondo: AUTOSTIMA!
Eccolo il loro punto debole: la maggior parte delle donne con le quali ho lavorato avevano proprio una mancanza di autostima.
Sono assolutamente convinto che una donna che abbia una maggiore autostima di se stessa e si voglia bene, possa impedire ad un uomo stupido e violento di farle del male o comunque, trovi il coraggio di reagire: rivolgendosi ai servizi sociali, denunciandolo e magari lasciandolo.
Nel mio breve intervento, ho spiegato alla platea:
- Che cosa sia l’autostima;
- Da cosa si alimenta ogni giorno;
- Da cosa è composta.
Ho spiegato alle persone presenti (ahimè, erano quasi tutte donne, scarsa la presenza maschile che ha perso – secondo me – una grande occasione per prendere le distanze dagli uomini violenti e dire a voce alta NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE), come con due banali azioni sia possibile creare e alimentare l’autostima in una donna, aiutandola a difendersi dalla violenza degli uomini:
- Rafforzando il corpo: imparando a a difendersi.
- Rafforzando la mente: alimentandola ogni giorno di pensieri positivi.
Gli antichi romani erano molto saggi, ripetevano: “Mente Sana in Corpo Sano” e viceversa.
- Sono certo che frequentare un corso di difesa personale aiuterebbe la donna ad essere maggiormente consapevole delle sue capacità di difesa e di impedire all’uomo vigliacco di farle del male.
- Così come sono certo che alimentare la propria mente ogni giorno di pensieri positivi, pescati da un banale elenco di cose belle, scritto di proprio pugno, l’aiuterebbe ad alimentare l’autostima che le serve per imparare a volersi maggiormente bene.
A questo link, trovi le slide del mio intervento, scaricale subito.
In chiusura di questo lungo racconto del convegno che si è svolto ieri mattina, nella Sala Consiliare del Comune di Ameglia (uno splendido paesino Ligure in provincia di La Spezia), colgo occasione per ringraziare, pubblicamente, l’Assessore al Sociale Federica Mazzi e Daniela Delucchi (tra gli organizzatori e moderatrice del convegno), per avermi invitato e permesso di fare una esperienza così intensa ed emozionante.
Il mio GRAZIE ad ognuna delle persone presenti, che hanno avuto la pazienza di rimanere sino alla fine e di ascoltare anche il mio intervento.
Giancarlo Fornei