I 3 errori più grandi che si fanno quando si cerca un coach (e i 2 requisiti più importanti che deve possedere)…

Red error keyboard buttonSpesso, rivolgersi ad un buon coach, ci aiuta a trovare la soluzione ad un problema, a definire nei minimi dettagli un obiettivo ed ancora, a tornare a credere in noi stessi e in quello che vogliamo fare.

  • Il problema è che oggi, sono “tutti” coach e la rete è piena di “improvvisati”, che dopo aver fatto un solo e misero corso di coaching, si propongono come super esperti in qualcosa.

Ma per essere un buon coach, non basta aver fatto qualche corso ad hoc, bisogna possedere anni e anni di esperienza maturata sul campo. Meglio se in un settore ben definito.

In base alla mia esperienza (mi occupo di motivazione dal 1999 e di coaching dal 2003), sono 3 gli errori più grandi che si fanno quando si cerca un coach…

 

Errore n° 1: scegliere un coach solo per il prezzo.

Uno degli errori tipici delle persone è quello di scegliere un coach per il prezzo. Si tende (quasi sempre) a scegliere quello che costa meno, pensando (erroneamente) di risparmiare.

  • Invece, il costo orario di un coach è dato dalla sua esperienza in quel determinato settore e dunque, se ha un costo impegnativo è molto probabile che sia tra i più esperti e ricercati in quella materia.

Ad essere sincero, non è detto che sia per forza il più bravo, ma le probabilità che lo sia, sono molto alte. La domanda che una persona che sta cercando un coach con cui lavorare dovrebbe porsi, di fronte ad un prezzo molto basso, è: come mai costi così poco?

 

Errore n°2: scegliere un coach generalista.

Altro tipico errore è quello di pensare che un coach vale l’altro e dunque, fermarsi al primo che si trova o peggio, ad un coach generalista, che fa un po’ di tutto.

  • Bisognerebbe avere la pazienza di cercare in rete un coach specializzato nella problematica che vorremmo affrontare. Andresti da un medico neurologo per guarire dal mal di denti?
  • No, vero?! Sono certo che cercheresti un buon dentista.

Allo stesso modo, se hai un problema di autostima ti rivolgerai ad un bravo coach capace di aiutarti a tornare a credere in te stessa. Se hai un problema di curriculum, contatterai un bravo career coach, capace di aiutarti a scriverne uno vincente. Se hai un problema in azienda, cercherai un bravo business coach. E così via…

Un facile modo per verificare le sue competenze?

Vai su Amazon (la più grande libreria online del mondo) e digita il tema in cui hai il problema o la necessità da risolvere e guarda quanti libri, ebook o audio corsi specifici il coach che vorresti contattare ha scritto (da lì si evince la sua competenza in quella materia).

 

Errore n° 3:  scegliere solo coach vicino a casa per lavorare dal vivo.

Ho personalmente risolto molti problemi con il telefono e posso garantirti che tante problematiche possono essere affrontate e risolte con due banali strumenti: telefono e posta elettronica.

  • Per alcune altre, la sessione di coaching dal vivo è sicuramente più incisiva e per qualche problematica specifica, è indubbiamente la migliore. Ma al telefono si possono comunque risolvere tante necessità.

Consiglio sempre di contattare il coach con cui si vuole lavorare, prima via posta elettronica e spiegargli (a grandi linee) quali problematiche si vogliano affrontare. Se il coach è una persona seria, risponderà (quasi sempre di persona) dicendo quale strategia sia più opportuna utilizzare (dal vivo, al telefono, via email, via chat, ecc.).

due meleIn chiusura di post, mi permetto di suggerirti quelli che – secondo me – dovrebbero essere i due requisiti più importanti che un buon coach dovrebbe possedere.

 

Requisito n°1: un buon coach non crea MAI dipendenza al cliente.

  • Un buon coach non crea mai “dipendenza” ad un suo cliente, facendogli capire (o pensare) che è indispensabile per lui.
  • Anzi, mette quanto prima la persona in condizione di essere indipendente e capace di risolvere problematiche simili (da sola) in futuro.

 

Requisito n°2: un buon coach offre la massima serietà.

  • La serietà è uno dei requisiti più importanti. Perché illudere la persona promettendo soluzioni rapide e indolori?
  • Un buon coach deve subito far capire al potenziale cliente che non ha bacchetta magica e non è neppure in grado di compiere i miracoli.

Lavoro, lavoro e ancora lavoro su se stessa.

Ecco cosa può aiutare una persona a superare i suoi problemi o raggiungere un obiettivo. Mai fare false promesse alle persone. E soprattutto, mai accettare di fare coaching con qualcuno se non si è in grado di aiutare la persona.

A questo link, avevo scritto un post, tanto tempo fa, su come scegliere un buon coach. Leggilo, potrebbe esserti utile.

E tu, hai mai lavorato con un coach?

Giancarlo Fornei

——————————-

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Contact Us