Sai che a me piace raccontare le storie vere di donne che anziché lamentarsi dei problemi che la vita riserva loro, si rimboccano le maniche e si danno da fare.
Oggi sono andato a “cogliere dai filari dell’uva”, la storia di Katiuscia Sacchelli, un’imprenditrice agricola Toscana, che non è abituata ad apparire e rilasciare interviste.
Katiuscia è una donna molto concreta, abituata al “fare”, all’agire. Ma è anche gentile, e pur essendo di poche parole, ci ha regalato questa intervista.
- Nasce a Strettoia (in Versilia – Toscana), da una modesta famiglia. Inizia giovanissima con il mondo del lavoro: prima imparando a cucire in una famiglia vicino casa, poi passando al lavoro stagionale fino alla matura età, dove spesso è chiamata a fare la commessa in negozi di note marche di moda.
Poi Katiuscia diventa mamma di tre figli e, purtroppo, non è più in grado di gestire il lavoro di commessa con quello di mamma (ahimè la storia di molte donne).
Ma nel 2009/2010 qualcosa la “motiva” a dare inizio con suo marito a creare le basi per aprire L’Azienda Agricola. L’idea è quella di far conoscere il loro vino Nostrale senza aggiunta di solfiti e far riscoprire il gusto dei vecchi sapori collinari della Versilia storica.
Che ne dici, andiamo a conoscerla un po’ più da vicino?
Passione o esigenza lavorativa? Come sei finita a fare la produttrice di vino…
- Ora esigenza lavorativa. Ma tutto inizia per la passione e il “gioco” di mio marito dopo il 2001, mai avrei pensato che diventasse il pane quotidiano.
In un mondo maschilista, quali sono le difficoltà maggiori per una donna imprenditrice?
- Nel mio settore l’aiuto dell’uomo è importante; viene definita viticoltura eroica per la difficoltà fisica e per il fare tutto senza mezzi meccanici. Il resto è burocrazia, in qualche modo si riesce a fare.
Era il tuo sogno o volevi fare altro da “grande”?
- No. Non era il mio sogno. Mi sarebbe piaciuto avere un negozio di articoli di abbigliamento.
Un consiglio alle amiche del blog e che aspirano a diventare imprenditrici, magari proprio nel settore agrario…
- È un settore duro, le solite regole: impegno, sacrificio, costanza e tirar via l’orologio.
Qual è il sogno nel cassetto che Katiuscia non è ancora riuscita a realizzare?
- Riuscire a creare una piccola fattoria con animali per far divertire i bimbi, come i miei e anche meno fortunati…
Come mai vino senza solfiti?
- Lo riteniamo un Vino che va a soddisfare una gran parte di persone che sono allergiche a questo mantenitore di prodotti che ormai viene usato in dose anche eccessive su molti prodotti che ogni giorno consumiamo.
Questa è Katiuscia Sacchelli, e come hai potuto notare anche dalle sue risposte, è una donna di poche parole, ma che a differenza di tante persone che si lamentano e basta, ogni giorno s’impegna al massimo per “vivere alla grande” e con il sorriso sulle labbra, proprio come piace a me.
- In chiusura, ecco le sue testuali parole: «Con l’inizio della nuova avventura abbiamo capito che per far conoscere il nostro prodotto e far quadrare un po’ i conti era necessario inventarsi qualcosa, così abbiamo aperto il nostro Agriturismo a Strettoia in località Strinato, dove facciamo degustare i nostri vini con prodotti di aziende agricole vicine a noi, e con una cucina vecchia maniera».
Puoi conoscere Katiuscia Sacchelli e la sua Azienda Agricola L’Altra Donna, visitando la sua pagina su Facebook o il suo sito:
- trovi la pagina su Facebook dell’Azienda Agricola L’Altra Donna a questo link;
- il sito internet a questo link;
- se poi vuoi saperne di più sui suoi favolosi vini, contatta Marco al 331/99.35.728 o scrivigli a cantina@laltradonna.it