Ho sempre pensato che i genitori perfetti non esistono. Semmai esistono buoni genitori, capaci di dare amore incondizionato ai propri figli.
- Ma questa capacità non è geneticamente riconducibile ad una coppia di genitori etero! Non perché siano etero o considerati genitori “normali”, debbano essere per forza buoni genitori.
Nella mia vita ho conosciuto genitori etero incapaci di amare i propri figli (o comunque di crescerli con amore). Così come ho conosciuto persone dello stesso sesso che stando insieme da parecchi anni, formavano una coppia affiatata, capace di donare amore a qualsiasi bambino.
- Ai bambini non interessa l’etichetta sociale dei potenziali genitori, ai bambini interessa solo l’amore che puoi dar loro…
Credo che in questa diatriba “adozioni gay sì, adozioni gay no”, si dovrebbe guardare un po’ di più al bene del bambino e un po’ meno all’etichetta sociale (al falso moralismo).
Credo che l’adozione di un bambino ad una coppia gay debba essere valutata più per i presupposti positivi di essere dei buoni genitori, che per altro. Come nel caso di una “normale” adozione, dove il giudice e gli assistenti sociali valutano l’affidabilità della coppia a garantire al bambino amore e una vita serena.
- Ecco, questo è il metro di giudizio che si dovrebbe usare: indipendentemente dal fatto che siete una coppia gay o etero, avete i requisiti per essere dei buoni genitori?
Io penso al bene dei bambini, e non mi riferisco unicamente ai figli legittimi di uno dei partner della coppia gay, penso a tutti quei bambini che sono abbandonati negli orfanotrofi, penso a loro.
Ognuno di quei bambini vorrebbe ricevere ogni giorno una carezza e un gesto d’amore. Ognuno di quei bambini vorrebbe essere amato.
E quei bambini, non cercano genitori perfetti: quei bambini vogliono solo l’amore che puoi dar loro!
E se sia una coppia etero, o una coppia gay a farlo, che differenza fa?
Giancarlo Fornei
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