Quando sono rientrato da quella lunga esplorazione, felice di ritrovare la mia tenda, stanco ma eccitato da quello che avevo scoperto, mi aspettava la conduttrice tv Barbara D’Urso.
Ero un po’ sorpreso, ma ho pensato che evidentemente c’era qualcosa in me che l’attraeva.
Perciò, le ho detto: «Ciao Barbara!».
Ha voluto sapere tutto della mia missione nella giungla. Sembrava eccitata e affascinata, e i suoi occhi ipnotici erano fissi nei miei.
Le ho detto che alcune settimane prima avevo trovato da un rigattiere un libro raro che parlava di una magica fontana della felicità.
Mi ha chiesto altri particolari.
Allora ho preso lo zaino che avevo sulle spalle e ho tirato fuori il libro che avevo avvolto, con cura, in un panno verde.
«In effetti, hai un aspetto fantastico. Irradi solarità e felicità da tutti i pori.» ha risposto.
Non c’è niente di meglio che ricevere un complimento del genere da una delle donne più belle, famose e ricche della tv italiana, che di felicità dovrebbe intendersene.
E ha aggiunto: «Con questa fontana adesso non dovrai più cercare di convincere le persone che la felicità è spesso dietro la loro porta, come hai fatto con il tuo penultimo libro. Puoi mettere l’acqua della fonte in bottigliette e farla bere alle persone: automaticamente diventeranno più felici.».
«Non sarei così sicuro», le ho risposto.
«Le persone potrebbero bere l’acqua della fonte, ma non essere ugualmente felici. Perché la felicità, Barbara, è uno stato d’animo. Per sentirsi felici, bisogna accettare quello stato, attivarsi e andarci incontro. Insomma: paradossalmente bisogna accettarla quella felicità.»…
«Capisco», mi ha risposto.
«Ecco perché nel tuo libro, “Come Vivere Alla Grande”, continui a insistere che per essere felici bisogna solo cominciare ad apprezzare le cose belle che abbiamo intorno a noi. Mi sembra un libro che parla al cuore della gente?».
«Già. Forse è proprio perché parla al cuore della gente che il libro, nonostante non abbia alle spalle un editore forte, capace di fare un grande marketing letterario, ha ricevuto – in maniera del tutto spontanea – ben trentasei recensioni positive.».
Barbara sembrava impressionata. Mi si è avvicinata. Trattenevo il fiato, non sapevo bene che cosa volesse.
«Ehm… sì», ho replicato, teso e un po’ imbarazzato (è pur sempre una bellissima donna).
Non avevo idea di che cosa mi avrebbe domandato. Alla fine ha parlato: «Posso accompagnarti la prossima volta che andrai nella giungla? Mi piacerebbe bere a quella fontana.».
Uauuu… Barbara D’Urso vuole invitarmi nella sua trasmissione televisiva e parlare con me di credenze positive e di felicità?
Se fossi allievo di Jung o di Freud e conoscessi un po’ meglio l’interpretazione dei sogni, potrei sapere che cosa voleva dire veramente quel sogno.
Tu hai qualche idea a proposito?
Giancarlo Fornei
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