La life coach Lucia Giovannini ha anche formulato un alfabeto della felicità. Parte dalla A come autostima («la nostra essenza, il nostro valore, indipendentemente dagli errori che facciamo»), e finisce con la Z, come zona di comfort. «È costituita dalle abitudini che ripetiamo automaticamente e ci fanno sentire protetti e al sicuro, ma non felici», dice Giovannini.
- In mezzo troviamo C come coraggio («la capacità di seguire il proprio cuore»), E come esplorazione («l’unico modo per avere risultati diversi è fare cose diverse»), G come gratitudine («la polverina magica che ci fa apprezzare tutto quello che abbiamo: basta scrivere ogni sera prima di addormentarsi almeno tre cose per cui si è grati alla vita»).
E poi, altre virtù come humour, integrità, ottimismo, perdono, talento, umiltà. La lettera più importante? La S come sogni: «sono ciò che ci mantengono vivi e danno un senso alla nostra esistenza».
Fonte: estratto da un bel servizio di Roberta Camisasca su Ok Salute e Benessere, marzo
2017