Io tanti. Ma il 1999 è stato in qualche modo speciale.
Un anno molto importante per me. sotto tutti gli aspetti. Quello che io chiamo l’anno del “cambiamento”:
Da allora, ho aiutato tantissime persone a valorizzare le proprie risorse e accrescere l’Autostima. Veder tornare a sorridere le persone e sapere di essere stato loro utile, è un’esperienza bellissima, che consiglio a tutti.
Perché ho lavorato quasi esclusivamente con le donne?
Forse perché l’uomo è di natura restio a chiedere aiuto, o forse, perché ho un feeling maggiore con le donne. Come mi hanno spesso evidenziato le mie stesse Clienti: ho una particolare capacità di saperle ascoltare.
E siccome per natura, l’uomo ascolta pochissimo la donna, va da sé che molto probabilmente, il motivo è proprio questo.
Ricordo che alcuni anni fa, motivato ad approfondire questo aspetto di autostima nella donna, mi misi a fare una breve ricerca e scoprii delle cose molto interessanti sul conto delle donne.
Di rado mi capitava di lavorare con ragazze molto giovani, mentre la massima concentrazione di donne in crisi che si rivolgeva a me, apparteneva proprio a quella fascia.
Anche le problematiche erano spesso comuni:
Nella mia piccola ricerca (senza alcuna pretesa di valenza statistica), notai che il problema economico, di lavoro o la delusione legata alla carriera, era molto più rara.
Per assurdo, sembrava che quasi non “toccasse” la sfera femminile. Problematica che, invece, ancora oggi tocca molto più da vicino noi maschietti.
Ma perché proprio la fascia di età tra i 30/50 anni?
Secondo me perché prima dei trent’anni, le donne sono vitali, piene di energia e sono ancora nel pieno della ricerca della “felicità”. Inseguono i loro sogni e si battono con tutte le loro forze per realizzarli.
Sono ancora romantiche, sognatrici, forse anche troppo ingenue.
Credono ancora nell’amore con la A maiuscola, e molte di loro, addirittura nel principe azzurro che verrà a prenderle sul cavallo bianco come nella favola di Biancaneve.
Hanno già formato gli anticorpi di quelle che io considero le due delusioni in assoluto più forti femminili: l’amore e la famiglia.
Che poi, a pensarci bene, sono collegati l’uno all’altra.
Dopo i cinquant’anni, è come se fossero pronte per ricominciare una nuova vita e, infatti, non di rado la donna riscopre il piacere di amare in età non più giovanissima (leggi questo post molto interessante sull’argomento).
Meno raramente di quanto si possa pensare, dopo i cinquant’anni, con l’avanzare dell’età e della consapevolezza di “se stesse”, le donne ritrovano anche la serenità e la capacità di apprezzare la vita, anche se questa è ben lontana dal prototipo che avevano costruito quando erano giovani.
Anzi, spesso è completamente diversa.
Insomma, quello che io chiamo il “tunnel nero delle donne” si forma solitamente tra i trenta e i cinquant’anni. Strano a dirsi, ma in questa fascia di età, le donne sembrano più deboli e indifese.
Tutte le donne ne sono vittime?
Assolutamente NO! Ci mancherebbe altro…
Ma nella mia piccola ricerca fatta in casa, i dati erano poco incoraggianti: quasi sei/sette donne su dieci che avevano fatto coaching o formazione con me, lo avevano o lo stavano imboccando.
Un dato su cui riflettere.
Un abbraccio e lasciami un commento al post.
Giancarlo Fornei
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