«Non riesco ancora a crederci – raccontava Anna in una intervista tempo fa – certe volte sogno di essere ancora lì, con il bip dello scanner nelle orecchie, la gente che mi passa davanti senza vedermi, seduta tutto il giorno alla cassa come una prigioniera».
Nel 2009 era una sottoproletaria: guadagnava 860 ero al mese lavorando come cassiera in un supermercato.
Oggi, è una vera star.
- Quando uscì la prima volta il suo nome in Italia – su Il Resto del Carlino – aveva una trattativa in corso per un posto di alta responsabilità in un’importante catena di distribuzione: da commessa poteva trasformarsi in direttrice generale di Leclerc o Carrefour.
- Le avevano anche proposto di organizzare corsi di formazione nelle aziende; e perfino chiamata a coordinare un seminario sul tema “Lavoro e sofferenza”, organizzato a Parigi.
Anna Sam, nata 34 anni fa a Cleunay, nella periferia di Rennes, in Bretagna, sembra uscire da un copione cinematografico.
Di famiglia modesta, si è pagata gli studi al liceo e all’università facendo la cassiera nell’Ipermercato Leclerc della sua città: di giorno il lavoro, di sera i libri di letteratura.
- Intelligente, colta, volenterosa, sperava di essere assunta da una casa editrice: «Era il mio sogno, essere pagata per leggere».
Ma, alla pari di tanti giovani usciti dalla facoltà di Lettere, Anna ha dovuto constatare che per lei non c’era nessun lavoro, ed è tornata a lavorare a Leclerc, con uno stipendio da principiante; ci è rimasta ben 7 anni.
Poi, l’azione che cambierà tutta la sua vita…
Ed è stato un successo trionfale, migliaia e migliaia di visitatori.
Per le 170 mila cassiere di supermercato francesi, Anna era diventata un punto di riferimento, un’amica con la quale sfogarsi, una compagna di sofferenze.
- Diversi editori si sono interessati al caso e uno di loro, Stock, le ha offerto un assegno (dodicimila euro) per convincerla ad iniziare un libro che avrebbe cambiato la sua vita; tradotto in 20 lingue (in Italia è pubblicato da Corbaccio – Le tribolazioni di una cassiera).
Ha dato vita anche a un album di fumetti, una commedia musicale e uno spettacolo teatrale.
Una gran bella favola moderna, che insegna a non arrendersi mai, ad insistere, a credere in se stessi.
Perché la vita è strana e come insegna il caso di Anna Sam, il successo è dietro l’angolo.
Racconta, simpaticamente Anna: «Con i primi incassi ho comprato casa, inoltre, mio marito Richard, che si annoiava da morire facendo il consulente d’informatica, ha potuto licenziarsi e seguire un corso di formazione per diventare idraulico, era quello che voleva».
Nessuna stravaganza: Anna ha tenuto la stessa vecchia Punto, non ha particolarmente arricchito il guardaroba, non ha fatto viaggi esotici.
Una gran bella storia da prendere ad esempio, segno che le favole, esistono.
Un abbraccio
Giancarlo Fornei
- Ps: a questo link, trovi una simpaticissima intervista ad Anna Sam
L’articolo è stato tratto da un vecchio pezzo apparso su: Il resto del Carlino il 27 Dicembre 2009