Ho avuto un un’infanzia stupenda, un papà e una mamma meravigliosi. Molto presenti in qualsiasi cosa, avevano una mentalità un po’ ristretta, non c’era la libertà che c’è oggi.
Quindi pensavo che lui era la mia unica occasione…
I miei genitori non volevano, soprattutto il mio papà, ma io testarda ho insistito…
Come dicevo avevo 16 anni era il mese di agosto, premetto che mi sono fidanzata nel mese di febbraio, sono andata con lui e i suoi genitori in Sicilia, mio padre non voleva mandarmi perché per lui queste cose non esistevano, comunque dopo varie discussioni sono partita.
Io non avevo mai avuto un rapporto sessuale. Lui sapeva che io non volevo per il momento, ma un giorno eravamo soli e lui mi ha costretto a farlo altrimenti mi avrebbe lasciato è stato orrendo: piangevo dal dolore e da come mi ha costretto a farlo.
Qui comincia l’incubo, non sapevo che era un alcolizzato, non mi ha fatto mai capire nulla, in un mese di ferie ho capito chi era. Ho ricevuto le prime sberle, per lui ormai ero sua, geloso da impazzire non potevo parlare con nessuno.
Ormai ero sua, mi ha tolto la mia purezza e con la mentalità che avevo dovevo per forza sposarlo. I miei genitori non sapevano nulla, anzi nascondevo le sue violenze…
In questi anni la sua violenza aumentava sempre di più, scene davanti a mio figlio la sua gelosia era fuori dal normale, non potevo truccarmi, dovevo vestire come diceva lui.
Se guardo le foto dei miei 20 anni sono irriconoscibile.
Mio figlio è stato quello che mi ha chiesto di andare via di casa e così è stato. Ma da li è nato un calvario, vivevo dai miei, e lui non si rassegnava che era finita, voleva uccidermi, dopo tanti e dico tanti problemi, una sera voleva farmi fuori con un coltello grazie a dio è intervenuta la polizia e il mio incubo è finito.
È finito con molte cicatrici nel mio cuore…
La mia vita doveva cambiare, avevo un figlio di 13 anni, dovevo lavorare, non era facile trovare lavoro, ho cercato non mi sono mai fermata avevo un figlio e un mutuo per la casa da pagare…
Ho fatto pulizie in appartamenti, poi ho trovato un lavoro in una lavanderia industriale, un lavoro molto pesante poco retribuito e trattati come schiavi, facevo dalle 12/13/14 ore al giorno per un misero stipendio. Non avevo altre scelte non trovavo nulla, la mia vita si svolgeva dentro questa fabbrica tra umiliazioni e frustrazioni.
Sono felice collaboro con persone positive, mi apprezzano, mi stimano cosa che nella mia vita non ho mai ricevuto… e poi, un mio carissimo amico mi ha detto: Patty devi conoscere un uomo fantastico, un coach delle donne si chiama Giancarlo Fornei…
Che dire, la mia vita non è stata facile… ma adesso ho preso la mia rivincita, sono rinata!!!!
Grazie… Grande coach…
La risposta del coach toscano Giancarlo Fornei a Patrizia
Cara Patrizia, il “grande” non sono io, ma tu che hai resistito a tutto questo.
Ogni uomo con un minimo di dignità dovrebbe dissociarsi da atti barbari come la violenza su di una donna o su di un bambino. Se la violenza non è mai giustificata, in questi casi è del tutto intollerabile.
Per quanto mi riguarda continuerò ad aiutare le donne, a denunciare casi del genere come quello di cui sei stata vittima tu, a mettere la mia faccia in difesa di chi è più debole (donna, bambino, anziano).
Ma sono contento che tu mi abbia autorizzato a pubblicarla (seppure mantenendo volutamente la tua privacy): la tua storia sarà di esempio e aiuterà altre donne a dire BASTA!
Che il 2016 possa portare – a te e a tuo figlio – serenità, salute e felicità.
Giancarlo Fornei
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