Mi piace il suo pensiero sulla “vita”, assomiglia molto al mio modo di pensare:
«La vita è meravigliosa e su questa breve citazione non credo si possa discutere, basta guardarsi intorno ed osservare. Osservare con gli occhi e con il cuore, non solo guardare, perché uno sguardo non basta».
Ma chi è Raffaella Lamastra?
È nata a Sesto San Giovanni in provincia di Milano e il 29 ottobre festeggia il compleanno (non mi ha comunicato la data di nascita ed essendo una Signora, io non ho insistito nel chiedergliela).
Ha due figli che considera meravigliosi (sue testuali parole): Alessandro e Andrea.
Donna, Mamma, Moglie, Imprenditrice, Vetrinista, Scrittrice, Giornalista. Insomma, una donna versatile, dai mille interessi e capacità.
Le ho chiesto come si considera. Ecco cosa mi ha risposto:
Sei pronta per conoscerla meglio? Allora andiamo…
Raffaella cosa voleva fare da “grande”: la giornalista o altro?
Nei miei sogni di bambina ricordo di aver voluto fare la maestra. Amavo la mia maestra delle scuole elementari, si chiamava Elda Troncon, una donna di una dolcezza unica.
Poi crescendo, ho scoperto l’amore per la scrittura, passavo le mie giornate chiusa nella mia camera in compagnia della macchina da scrivere e scrivevo di tutto: poesie, racconti brevi e favole.
La vita poi mi ha portato a fare tutt’altro, fino a quando ho deciso di scrivere il mio primo libro, e poi l’incontro con l’editore del quotidiano SestoDailyNews.
Ma alla domanda: Cosa voleva fare da grande? Rispondo semplicemente: Scrivere.
Stalking e violenze sulle donne: come giornalista hai mai dovuto affrontare casi del genere e quale consiglio ti senti di dare alle amiche del blog per difendersi in queste situazioni?
No, non ho mai affrontato argomenti di questo tema nei miei scritti, li ho affrontati direttamente sulla mia pelle, durante il corso della mia vita.
Che consiglio dare alle amiche del blog?
Consigliare a volte non è facile e soprattutto è difficile uscire fuori da situazioni di stalking e violenze. Oggi, c’è più interesse verso questo argomento, ma il femminicidio è all’ordine del giorno, e questa realtà è davvero tremenda.
Potrei dire: Donne, svegliamoci, apriamo bene gli occhi, azioniamo tutti i nostri sensori. Allontaniamoci da chi esterna la sua gelosia in modo morboso, da chi è violento, da chi vuole opprimerci, da chi ci fa credere che tutto questo si chiama Amore. Siamo splendide creature, capaci di grandi cose, non facciamoci annullare. La nostra vita ha un valore immenso.
Più di una volta a me personalmente dissero: Signora fino a quando non ha il coltello conficcato dentro, non possiamo aiutarla.
L’uomo si sente il Padrone della vita altrui, e fino a quando non cesserà questo senso di possesso, noi donne non saremo mai al sicuro.
Non voglio un figlio da te” è il tuo primo libro: molto toccante. Ci racconti di cosa parla e come nasce?
Nasce dentro di me il desiderio di
Il libro è un diario, dove giorno dopo giorno scrivo.
Parlo con il mio Bambino, imprimo sulla carta il dolore di un abbandono e la gioia dell’attesa.
Questa è un’altra violenza che molte donne subiscono sempre per mano dell’uomo (di alcuni uomini, ovviamente).
Ma come ho scritto, rispondendo alla domanda precedente: «Siamo splendide creature, capaci di grandi cose».
Abbiamo una forza in più rispetto all’uomo, la capacità di Amare profondamente. Dio ci ha donato il potere della vita. Dentro di noi si compie la magia più grande, e davanti ad un dono così importante, Dio ci regala anche la forza di affrontare tutto con amore e determinazione.
Più donna, più mamma più giornalista: quale delle tre “Raffaella” prende il sopravvento nella vita?
Raffaella è prima donna, poi mamma e poi giornalista.
Diamo qualche consiglio alle amiche del blog. Come può una donna emergere in un mondo maschilista come questo?
La donna è sempre stata oppressa e messa all’ultimo posto, questo accadeva nei tempi antichi, continua ad accadere e molto probabilmente sempre accadrà.
Come riuscire ad emergere in un mondo maschilista?
L’importante è farlo con tutta la passione che si ha dentro.
Per me quello che conta non è l’emergere al confronto di un uomo, ma emergere come Donna per quello in cui credo. Ricordiamoci, che nascere Donna è meraviglioso, anche se al primo posto sul podio ci metteranno sempre chi porta i pantaloni.
Il valore di sé, il valore di ciò che siamo, di quello che sono i nostri sogni, i nostri desideri. Se hai questo valore dentro di te, sarai sempre al primo posto dentro la tua vita.
Quali sono, a tuo avviso, le 3 abilità più importanti per emergere nella vita?
(Sogno-Coraggio-Determinazione)
Il sogno nel cassetto di Raffaella?
Non ho solo un sogno, ne ho molti.
Immagina un grande comò con un’infinità di cassetti, grandi e piccoli. Alcuni sono ancora chiusi, altri semichiusi ed alcuni aperti e già vuoti, ma pronti a riempirsi di nuovi sogni.
In chiusura di intervista, ci parli un pò della tua rubrica “Leggiamo un libro insieme?”
Ho iniziato a collaborare con il quotidiano Sestodailynews, occupandomi della rubrica dei libri per scelta personale.
La mia intenzione era di far conoscere al pubblico gli autori emergenti, quelli che nessuno conosce e che pochi leggono. A volte mi contattano loro, a volte lo faccio io.
All’inizio leggevo tutti i libri che mi mandavano e facevo direttamente la mia recensione, ora purtroppo non riesco più per via della mole di lavoro, (anzi mi scuso per il ritardo della presentazione di alcuni autori).
“Quello che più mi preme dire a tutti gli autori è: Grazie. Grazie per le emozioni che mi regalate ogni giorno. Quando vi leggo: rido, sogno e a volte mi commuovo. Vengo trasportata dalle vostre parole ed entro nel vostro mondo, che si tratti di fantasia o di vita reale. Ognuno di voi mi lascia qualcosa, siete tutti fantastici. Il lavoro dello scrittore è davvero impegnativo ed anche costoso, ma voi continuate a scrivere”.
Scrivendo i nostri pensieri più profondi escono alla luce, e mettendoli a disposizione degli altri, si uniscono confronti, emozioni.
Disse un famoso scrittore francese: «Non si scrive per dire qualcosa ma si scrive perché si ha qualcosa da dire»!!
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«A questa domanda sorrido, sì sorrido, perché mi hanno sempre detto e a volte anche accusata di essermi costruita un mondo tutto mio. Alcune volte sono stata rimproverata e dei rimproveri ricordo questa frase, che mi veniva sempre ripetuta: “Lella, esci dal tuo mondo”.
Non sono mai riuscita ad uscirne. Nel mio mondo è racchiuso tutto quello che amo e tutte le persone che ne sono entrate a farne parte anche se solo per poco tempo. A chi mi fa del male, rispondo con il bene. Non conosco l’odio, neppure l’invidia. Sono amica dell’Umiltà ed ho un amico fantastico, si chiama Perdono.
A volte sento che la vita mi sfugge, e la mia paura più grande è di essere vissuta invano, ma poi osservo i miei figli e sorrido. Loro sono sempre stati il mio motore, credimi meglio del motore della Ferrari.
Ad ogni buongiorno, il pieno di benzina per affrontare un nuovo giorno e poter correre lungo le strade della vita. Chi la dura la vince sempre ed io non demordo mai».
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