Per lo psicologo Alain Braconnier, docente all’Università ParisV, i tipi di madre che si relazionano con il figlio maschio sono cinque.
C’è la madre amorevole, che ammira il proprio figlio e proietta su di lui il suo ideale maschile.
E’ una donna dotata di grande forza ed è capace di generare nel figlio autostima e sicurezza di sé, che poi gli permetterà di affrontare senza paura la vita.
In questo caso, il futuro uomo andrà alla ricerca di una persona simile a sua madre.
C’è la madre iperprotettiva che si adopera forsennatamente per legare a sé il figlio, inondandolo di calore materno.
Il bambino diventerà un adulto pieno d’ansia, tenderà a provare sensi di colpa e sarà restio a lasciarsi andare nelle relazioni affettive.
La madre distante, invece, vive nel timore di sbagliare e di far soffrire suo figlio.
La conseguenza è che il figlio si sentirà poco amato e da adulto potrebbe avere una visione cinica dell’umore e della sessualità.
C’è, poi, la madre autoritaria, una donna in continua guerra con gli uomini che tende a tenere sotto controllo; nella relazione con il figlio è dispotica e così rischia di creare un adulto che potrebbe avere difficoltà a impegnarsi.
La quinta figura, infine, è la madre comprensiva, una donna serena che non proietta sul figlio particolari ansie, è attenta ai suoi bisogni, sa essere complice.
Questo tipo di madre forma uomini sicuri di sé e che saranno poi in grado di approcciare con serenità l’altro sesso.
Tratto da un bell’articolo di Sveva Salvini su News, di febbraio 2013