Elisa Volontieri ha 19 anni e da quando è nata combatte contro la malattia che ha colpito i suoi polmoni.
Ora un doppio trapianto le ha dato una nuova possibilità e qui lei racconta perché, adesso, ogni starnuto è come una MAGIA.
Elisa ha vinto l’ennesima battaglia, la più importante, della lunga guerra che è cominciata quando aveva un giorno di vita e i medici le hanno diagnosticato una fibrosi cistica, la malattia genetica che le ha colpito i polmoni.
«Ho cominciato a vivere e crescere come una bambina qualunque – racconta – a parte il fatto che ogni giorno dovevo sottopormi ad aerosol e fisioterapia polmonare, con una maschera a pressione che mi aiutava a respirare. Credevo che fosse una cosa normale, pensavo che tutti i bambini, per vivere, avessero bisogno di mettersi la maschera.
Poi, sono cresciuta e ho capito che la mia era una storia diversa, non ho mai cercato di nasconderla.
E pazienza se su Internet c’è scritto che non si arriva ai 20 anni. Qualche amico si è spaventato ed è scappato. Qualcuno no. Altri si sono spaventati, sì, ma sono rimasti. Ed è quello che ha fatto anch’io».
- La vita di Elisa è continuata, scandita da una terapia dopo l’altra, un’emergenza dopo l’altra.
- Poi, nel maggio di tre anni fa, i medici cominciano a parlarle di un trapianto di polmoni perché la situazione sta precipitando.
«Il 26 marzo del 2015 ho messo la mia firma su tutti i fogli per l’autorizzazione al trapianto bipolmonare. Paura? Tantissima. Speranza? Di più».
«Da quel giorno è iniziata l’attesa, mi chiedevo come avrei reagito alla notizia che c’era un donatore. Non l’ho mai saputo. Perché tutto è avvenuto mentre ero ricoverata, per l’ennesima volta, in rianimazione.
Il trapianto è riuscito. I primi giorni sono stati molto faticosi. Ma sono qui e sto bene.
Ancora oggi mi stupisco ogni volta che tiro il fiato, ogni volta che starnutisco e mi accorgo che esce aria. Per me è una MAGIA.
La nuova vita di Elisa è cominciata.
Sintesi dell’articolo di Stefania Rossotti – fonte Grazia, 13 gennaio 2016